La pasta fresca è il cuore della nostra cucina e, insieme alle carni, rappresenta il terreno su cui abbiamo sperimentato di più: riscoprendo antiche ricette
emiliane, ma anche esplorando nuovi accostamenti, colori e metodi di preparazione.
Tutto parte dalla sfoglia emiliana, gialla e viva, preparata ogni giorno nel nostro laboratorio interno, stesa a mano come una volta e poi trasformata in un abbraccio emiliano fatto di tagliatelle, pappardelle, tortelloni, tortellini, lasagne, nidi di rondine, ravioli, strozzapreti…
Con le paste lunghe all’uovo – come tagliatelle, pappardelle e tagliolini – i nostri chef hanno l’occasione di esprimere il meglio della tradizione e della creatività, realizzando ragù classici come il bolognese, ma anche sughi stagionali a base di cinghiale, salsiccia in bianco, funghi, o verdure dell’orto.
Questi condimenti non solo accompagnano ma guidano la pasta, riempiendo la sala e le vie intorno al ristorante di profumi avvolgenti e inconfondibili, quelli che fanno venire l’acquolina ancora prima di sedersi a tavola.
Abbiamo condotto uno studio attento per perfezionare i nostri passatelli, iconici della tradizione emiliana. Volevamo che fossero morbidi ma compatti, in grado di mantenere la forma in brodo senza bisogno di eccesso di farina. Il risultato? Un impasto ricchissimo di Parmigiano, con tutto il profumo della noce moscata e del limone, e una consistenza che coccola il palato. Serviti nel nostro brodo chiaro, sono il comfort food per eccellenza.
Ogni mattina, durante la settimana, il nostro laboratorio si anima: ci ritroviamo insieme a un gruppo di signore che, con mani esperte, annodano a mano i tortellini, uno a uno. Piccoli abbracci di sfoglia che racchiudono il cuore dell’Emilia-Romagna: prosciutto crudo di Parma, mortadella di Bologna, Parmigiano Reggiano stagionato, amalgamati come si faceva una volta. Ogni tortellino è un gesto d’amore.
Tipici della cucina piacentina, i pisarei e fasò sono gnocchetti di pane serviti con un cremoso sugo di fagioli borlotti, lardo e pomodoro. Un piatto antico, nato per nutrire con gusto e sostanza, simbolo perfetto dell’equilibrio tra ingredienti poveri e sapori intensi. Accanto alla ricetta tradizionale, proponiamo anche una variante vegana, pensata per chi non consuma carne o maiale: i pisarei vengono preparati senza uova e lardo e il condimento è rivisitato per mantenere tutto il gusto e l’equilibrio nutrizionale — con carboidrati dal pane e proteine dai legumi.
In estate, proponiamo anche una versione fresca e colorata, con impasto al basilico, fagioli cannellini e pomodorini, ideale per chi desidera leggerezza senza rinunciare alla tradizione.
Nel nostro laboratorio non produciamo solo pasta sfoglia: dedichiamo una parte importante della nostra lavorazione a quelle paste dalla consistenza morbida e avvolgente, che derivano dalla più antica tradizione degli gnocchi prima dell’arrivo delle patate in Europa. Un sapere antico, che affonda le sue radici nella cucina contadina e che abbiamo recuperato, reinterpretato e celebrato con ricette tipiche del territorio piacentino ed emiliano. Ad esempio:
Aghi di pino
Piccoli, verdi e profumati, sono gnocchetti piacentini preparati con ricotta, spinaci e pane raffermo. Rappresentano la vera ricetta originaria degli gnocchi, come si preparavano un tempo, prima che le patate arrivassero nelle cucine europee. La loro forma affusolata ricorda un ago di pino, da cui prendono il nome, e la consistenza è tenera ma compatta, perfetta per trattenere il condimento.
Chicche piacentine
Sempre appartenenti alla famiglia degli gnocchi morbidi, le chicche vengono preparate in diverse versioni stagionali: con ortiche in primavera, con zucca in autunno. Piccole e irregolari, portano in tavola i profumi dei campi e la semplicità autentica della cucina piacentina.
Mezzelune di patate
Qui la sfida tecnica si fa interessante: in queste preparazioni, l’omnipresente sfoglia all’uovo lascia il posto a un impasto a base di patate, spesso e morbidissimo. Stendere questa pasta senza romperla ma conservandone la delicatezza richiede abilità ed esperienza. Le nostre mezzelune di patate e carote, oppure di patate e spinaci, vengono farcite con ingredienti scelti come formaggio, porri o pancetta piacentina, e sono una delle espressioni più riuscite della nostra voglia di unire tradizione e ricerca
Con i ravioli possiamo viaggiare tra la memoria e l’innovazione: ci sono quelli ripieni di brasato o gallina, che richiamano la cucina delle feste contadine, e quelli ai fiori di zucca, o allo squacquerone di Romagna, che valorizzano le eccellenze locali. Una vera sfida creativa è stata la nascita dei nostri ravioli al cacao, dal colore intenso e intrigante, perfetti per combinazioni audaci.
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